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Cartina della Val d'Aosta

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GEOGRAFIA - ITALIA - VALLE D'AOSTA

IL CAPOLUOGO

Aosta

(35.767 ab.). Capoluogo della Regione Autonoma Valle d'Aosta e unica provincia - che coincide con la regione stessa -, la città si distende in una conca pianeggiante larga circa 3 km, presso la confluenza del torrente Buthier con la Dora Baltea. La conca di Aosta è chiusa a Nord dal monte Vélan (3.708 m) e dal Grand Combin (4.314 m), a Sud-Ovest dai ghiacciai del Rutor (3.486 m) e dalle vette della Valle di Rhêmes, a Sud dal monte Emilius (3.559 m). Il lato sinistro della valle, le cui prime coltivazioni risalgono probabilmente all'epoca romana, è denominato tradizionalmente "adret". Sul lato opposto, detto "envers", si trova la località turistica di Pila. Centro con tradizioni agricolo-forestali e con caratteristiche tipicamente alpine, ha conosciuto un nuovo sviluppo a partire dagli inizi del Novecento, quando furono creati gli stabilimenti siderurgici di Cogne, che ravvivarono l'economia cittadina e comportarono un notevole afflusso di manodopera. In seguito il settore industriale si è ulteriormente sviluppato, con l'insediamento di medie e piccole aziende che operano nei settori alimentare, chimico, tessile, elettrotecnico e della lavorazione del legno. Con l'apertura dei grandi trafori alpini (Gran San Bernardo e Monte Bianco), Aosta è divenuta un importante centro commerciale e un fondamentale nodo di transito dove convergono vie di comunicazione per le valli laterali e strade internazionali che collegano la Valle con Francia e Svizzera. Oggi nella città si concentra circa un terzo della popolazione della regione.

STORIA.

Sede di abitati umani a partire dal III millennio a.C., Aosta divenne un insediamento militare romano posto sul percorso che portava al Piccolo San Bernardo. Nacque ufficialmente nel 25 a.C. con il nome di Augusta Praetoria, da cui discende l'attuale appellativo di Aosta. Sede militare e amministrativa dell'Impero romano, alla caduta di quest'ultimo la città subì un impoverimento progressivo, aggravato dalle successive dominazioni barbariche. Sede vescovile dal V secolo, Aosta fu ceduta dai Longobardi al re della Borgogna nel 575 e all'inizio del IX secolo entrò a far parte della provincia ecclesiastica della Tarantasia. La progressiva importanza assunta dall'autorità ecclesiastica favorì il concentramento urbano intorno ai due complessi religiosi di maggior rilievo: la Cattedrale e la collegiata dei Ss. Pietro e Orso al di fuori delle mura cittadine. La rinascita della città ebbe inizio intorno all'anno Mille; nel 1025 Aosta venne ceduta dal re di Borgogna a Umberto Biancamano di Savoia, e riprese il suo ruolo di crocevia delle Alpi. Nel 1301 venne nominata capitale del ducato omonimo, ma il trasferimento della capitale sabauda a Torino (1560) ne determinò il declino. Salvo brevi periodi di dominazione francese, rimase sempre legata alla dinastia sabauda sino all'Unità d'Italia. b ... continua a leggere ... n

04 Giu. 2025 6:10:12 am

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